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Uscire dal sentiero e andare off-topic

Prima di iniziare a scrivere questo post avevo già in mente di uscire dal sentiero e fare un off-topic post e la motivazione risiede nel fatto che oggi, proprio oggi, compio 50 anni e volevo festeggiare con una po’ di leggerezza e curiosità che ho trovato curiosando in rete.

In ogni piano editoriale che si rispetti l’argomento off-topic deve essere contemplato perché rende la comunicazione molto più umana e molto più realistica.

Ho guardato in rete e l’argomento è stato sviscerato da più parti, soprattutto da parte dell’editoria femminile quasi a dimostrazione delle capacità manifeste del woman power e a questo proposito ecco una prima curiosità scovata tra le mostre organizzate alle Gallerie degli Uffizi.

Il piano editoriale, creato sulla base degli obiettivi prefissati e di una vera keyword research, deve essere la base su cui strutturare la propria comunicazione; uscire dal percorso prestabilito, può solo aggiungere quel ‘qualcosa’ in più che potrebbe anche portare a conquiste inaspettate.

Compiere 50 anni, consapevolezza e affermazione

Quando ero un’adolescente come Greta, mia figlia di quasi 17 anni, pensavo che compiere 50 anni fosse un vero e proprio traguardo, lontanissimo nel tempo e sopratutto decretasse una certa soglia di arrivo e di fine corsa. Niente di più sbagliato!

Da diverso tempo, non so dire con precisione quando, compiere 50 anni rappresenta non solo un traguardo ma un ‘entrare’ in una nuova dimensione fatta di consapevolezza e affermazione che non ha niente a che vedere con lo stereotipo della donna, SOLO casalinga, SOLO mamma e SOLO donna così concepita.

Dalla moda al cinema, dalla letteratura alla musica, da Nord a Sud cinquantenni riconosciute a livello mondiale hanno ampiamente dimostrato che 50 è semplicemente un numero e che ancora possono competere sia sul piano della bellezza sia sul piano dell’affermazione professionale.

Certamente a loro favore hanno possibilità ben diverse dalle donne ‘comuni’ e non sempre è facile ‘mantenersi’ e mantenere un certo status come le magnifiche Naomi Campbell, Claudia Schiffer, la ‘nostrana’ Monica Bellucci e nel cinema Julia Roberts, Nicole Kidman, Jennifer Lopez e tante altre.

Dalla Moda alla Politica, passando da Facebook e Youtube

Dando uno sguardo in rete, ho trovato un articolo molto interessante, dove le personalità femminili citate sono meno note per il loro lato estetico ma sicuramente più importanti a livello politico ed economico mondiale. Ecco alcuni esempi:

Christine Lagarde, prima donna nominata alla guida della Banca Centrale Europea, Michelle Obama, la prima first Lady afroamericana d’America proprio intorno ai cinquant’anni,  la neo vice presidente Kamala Davis Harris, con i suoi 57 anni.

E guardando al mondo digital troviamo Susan Wojcicki 51 anni, amministratrice delegata di YouTube e 7° donna più potente al mondo (secondo la classifica 2018 di Forbes) e Sheryl Sandberg, 50 anni, attuale direttrice operativa di Facebook dove, oltre all’età, salta agli occhi la sua storia personale.

Anno 1971, la nascita del primo Hard Rock Cafe 

Mi piacerebbe raccontare tutto quello che è successo nel 1971 ma limiterò il mio contributo a due fatti in particolare: la nascita del famosissimo Hard Rock Cafe e la intramontabile “Imagine” di John Lennon.

Il primo Hard Rock Cafe nasce a Londra proprio nel 1971, un brand internazionale presente in circa 191 luoghi in 59 paesi nel mondo, una storia che riguarda anche il marketing turistico grazie alla produzione e alla diffusione della famosa maglietta bianca con il marchio e il nome della città di riferimento; l’acquisto del souvenir ha rappresentato un vero must per molti turisti, anche per coloro poco affini al rock!

Il 1971 è l’anno di pubblicazione della canzone “Imagine” di John Lennon; è la canzone più celebre e rappresentativa dell’autore, tra quelle realizzate come solista e i cui versi auspicano un mondo migliore, senza confini, senza differenze, senza guerre …

Ad ogni buon conto bisogna riconoscere che una donna a quest’età riacquista ‘parzialmente’ la sua libertà perché i figli sono più grandi e sicuramente più gestibili almeno da un certo punto di vista e quindi quelle poche ore recuperate possono essere dedicate ad altre attività;

l’energia, in alcuni casi, sembra essere raddoppiata, per cui si scoprono risorse e potenzialità inespresse, si ritrova il tempo dedicato, quasi esclusivamente, al maternage e si va verso l’infinito e oltre 😉

Al di là degli eventi riguardanti il 1971, personalmente penso di aver fatto un buon percorso anche se, come tutti, avrei voluto fare di più, fare meglio o fare altro ma visto i poteri delle super cinquantenni chissà che non riesca a realizzare qualche altro sogno!

Off-topic post o no, per chi fosse arrivato fino qui, sono disposta a ringraziarlo personalmente, naturalmente rispettando tutte le norme relative a distanza e sicurezza, ormai fedeli perpetue del nostro vivere quotidiano.

By Alessandra Andreani

Progetti di Scrittura 

Ph. by Gonzalo Castillo Sanchez